Uffici di Prossimità: l’iniziativa del Ministero della Giustizia nel quadro del #pongov è operativa in 14 Regioni

Le recenti riforme e revisioni della geografia giudiziaria se da un lato hanno consentito una razionalizzazione delle risorse disponibili per il sistema giustizia dall’altro hanno indubbiamente inciso sulla presenza di uffici territoriali, facendo sentire conseguentemente l’esigenza di una “giustizia di prossimità”, che sia vicina ai cittadini. Una necessità che naturalmente è stata avvertita maggiormente nei territori più distanti da quelli dove hanno sede gli uffici giudiziari o dove la domanda di tutela è più forte per la presenza di fattori di criticità sociale e l’elevato numero di soggetti interessati dal servizio.

Il progetto Uffici di Prossimità – promosso dal Ministero della Giustizia con un finanziamento del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 in collaborazione con gli enti locali e territoriali e uffici giudiziari – risponde dunque all’obiettivo di contribuire a una ridefinizione della percezione del sistema di giustizia, delocalizzando alcune attività prima disponibili esclusivamente presso gli Uffici giudiziari e prevedendo la creazione di nuovi punti di contatto e accesso sul territorio.

L’iniziativa fa propria l’idea della giustizia come servizio  che deve essere di facile e immediato accesso e individua modalità alternative per consentire ai cittadini la fruizione di alcuni servizi di giustizia, rendendo disponibile un unico punto di contatto vicino al luogo in cui vivono. La presenza di Uffici di prossimità sul territorio permette di poter ottenere tutela dei diritti accedendo a un luogo dove possano essere soddisfatte le esigenze dell’utenza attraverso un’offerta integrata di servizi, orientamento e consulenza, con particolare riguardo all’ambito della volontaria giurisdizione, anche ricorrendo a sistemi informativi in grado di trasmettere ricorsi e istanze dagli Uffici di prossimità ai tribunali.

L’iniziativa è stata avviata nel 2019 attraverso la realizzazione di 3 progetti pilota nelle Regioni Piemonte, Liguria e Toscana, che hanno sperimentato modelli – organizzativi, gestionali e tecnico-informatici – con l’obiettivo di costruire soluzioni replicabili in altri contesti regionali. Nel 2020 altre Regioni hanno iniziato ad avviare le attività volte all’individuazione dei Comuni (o delle Unioni di Comuni) interessati all’apertura sul proprio territorio di Uffici di prossimità, attraverso la pubblicazione di bandi per manifestazione di interesse. A questa fase sono seguite le attività relative alla predisposizione di accordi istituzionali e tavoli di coordinamento per fornire servizi integrati, l’allestimento dei luoghi fisici per l’apertura degli Uffici, l’individuazione del personale degli enti territoriali da destinare agli Uffici e la loro formazione, la digitalizzazione della modulistica e dei fascicoli, la definizione dei flussi di lavoro telematici tra Uffici di Prossimità e il Tribunale di riferimento.

Oltre agli elementi comuni ai diversi progetti regionali, ciascuna iniziativa prevede una declinazione delle attività sulla base di alcune caratteristiche regionali, quali l’incidenza della riforma della geografia giudiziaria nella Regione, le dimensioni delle aree interne presenti sul territorio, la presenza di elementi di criticità socio economica.

A oggi sono 14 le Regioni pienamente operative: alle tre Regioni pilota, si sono aggiunte infatti nel 2020 Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Veneto e nel 2021 Calabria, Campania, Molise e Umbria, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del progetto (2023) l’intero territorio nazionale.

Il progetto Uffici di Prossimità, insieme alle altre iniziative portate avanti dal Ministero della Giustizia con il contributo del PON Governance, sarà al centro del webinar L’efficienza del sistema giudiziario. Sinergie tra il PON Governance e il PNRR in programma oggi alle 15.30, appuntamento di apertura della rubrica #pongov a Forum PA 2021.

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