Potenziare le professionalità dei piccoli Comuni messinesi

La Città Metropolitana ha sostenuto il progetto “Governance e capacità istituzionale”, che ha coinvolto i centri con meno di cinquemila abitanti. Un’occasione d’oro per puntare all’efficienza

5 giugno 2021 – Qds.it
Lina Bruno
MESSINA – Rafforzare la capacità amministrativa, promuovere l’efficienza dei servizi pubblici a livello locale e la buona governance. Lo possono fare anche dieci piccoli Comuni del messinese, con popolazione residente fino a cinquemila abitanti, ammessi al progetto proposto dal Dipartimento della Funzione pubblica e finanziato con il Pon “Governance e capacità istituzionale” 2014-2020 per tutto il territorio nazionale con 42 milioni di euro.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla Città Metropolitana, che con l’Ufficio Europa della Segreteria generale dell’Ente e Matilde Ferraro, esperta dell’Anci, ha seguito i Comuni che hanno deciso di aderire al Piano chiedendo il supporto dell’ex Provincia regionale. Sono state ammesse le proposte progettuali di Alì Terme, Condrò, Letojanni, Mirto, Monforte San Giorgio, Roccalumera, San Pier Niceto, San Piero Patti, Saponara e Tripi. Ma ci sono altri Enti locali che hanno aderito singolarmente, facendo seguire la procedura dai propri uffici.

 Le Amministrazioni locali avranno un sostegno nella formazione del personale per migliorare la qualità dei servizi e l’organizzazione, potenziare lo smart working e la gestione degli appalti pubblici. Temi centrali in questo momento storico e inseriti nel quadro delle azioni finanziate dai Fondi comunitari.
 A fronte dei processi di riforma sollecitati nel 2019, in sede europea è stato rilevato che i passi avanti compiuti in termini di rafforzamento della capacità amministrativa in Italia sono ancora piuttosto contenuti e hanno influito sul generale rallentamento dello sviluppo economico e sociale, specie in alcune parti del Paese.

“Gli ambiti d’intervento individuati – afferma Miriam Asmundo, vice sindaco di Roccalumera con delega ai Servizi sociali e Politiche europee – sono legati a questo periodo complicato per la pandemia, che ha evidenziato criticità per la carenza di personale. Siamo un comune di 4.200 abitanti con poco meno di cinquanta dipendenti. Si è cercato di fare fronte alla carenza di personale con l’organizzazione degli uffici, ma ci sono settori più oberati di altri. Il progetto mira ad attenuare queste difficoltà con una formazione specifica. Serve un rafforzamento delle competenze per il bilancio, la contabilità, la gestione del personale, la riscossione dei tributi, gli appalti pubblici e la riduzione dei tempi dei procedimenti”.

“Ci sarà una preventiva analisi dei fabbisogni del Comune – aggiunge – e dei questionari da compilare che dovremo inviare. Siamo ancora nella fase di start up del progetto, quella della raccolta dati per potere formulare richieste in base esigenze reali. Le priorità per noi sono il rafforzamento dell’area della programmazione e gestione finanziaria, del turismo e dell’accesso ai Fondi europei”.

Si è appoggiato alla Città Metropolitana anche San Piero Patti, un Comune dei Nebrodi di circa tremila abitanti. “È necessario un Piano strategico provinciale – sottolinea il sindaco Salvatore Fiore – che coinvolga i Comuni, che li metta nelle stesse condizioni. Questa è un’occasione: con la formazione del nostro personale daremo un impulso sotto il profilo dell’organizzazione interna del Comune. Sono previsti finanziamenti, per noi probabilmente entro i 16 mila euro, ma non si sa ancora con esattezza. Per quanto riguarda la pianificazione degli interventi dobbiamo inviare le schede entro il 15 giugno e procedere con il progetto per come è stato concepito insieme alla Città metropolitana”.

“È nelle funzioni dell’Ente – aggiunge – dare a tutti i territori le stesse opportunità. Tutti i Comuni hanno carenza di personale, non si fanno concorsi da trent’anni, ci sono state le stabilizzazioni ma non sempre il precariato è stato adeguatamente supportato con la formazione per fare acquisire professionalità, tanti lo hanno fatto da autodidatti ma alcuni sono rimasti alla condizione iniziale. Servono competenze in alcuni ambiti specifici, anche con l’Anci ci stiamo muovendo. Bisogna rafforzare le nostre risorse umane e tecnologiche. Cominciamo adesso a lavorare sulle linee indicate dal Pon”.

Potenziare le professionalità dei piccoli Comuni messinesi

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