Incontro “Comunità e Blockchain”, un modello collaborativo per creare valore nei territori

Lo scorso 29 marzo il webinar organizzato nel quadro delle attività del progetto #pongov ITALIAE

Le tecnologie blockchain e le loro applicazioni pratiche sono state discusse durante il webinar del 29 marzo 2021, organizzato dal progetto I#pongov TALIAE in collaborazione con UNCEM.

I lavori sono stati moderati da Francesco Minchillo che, nella presentazione introduttiva, ha sottolineato i cambiamenti determinati dalle tecnologie e l’impatto che hanno avuto e avranno nei prossimi anni sull’evoluzione sociale ed economica.

Il contributo iniziale di Gianluca Cristoforetti, urbanista ed esperto di innovazione, ha consentito di approfondire meglio le finalità e le modalità di sviluppo della blockchain, soluzione incentrata sulla creazione di modelli collaborativi, fattore abilitante per la genesi delle smart community. Con la sua relazione, illustrata a un uditorio di oltre 100 persone, in larga misura referenti di enti locali e amministrazioni regionali, è stato possibile evidenziare alcuni concetti cardine legati a questa tecnologia. Innanzitutto, si tratta di uno strumento pensato per rispondere a bisogni di una comunità che ha nel capitale umano il vero valore aggiunto.

La sua applicazione è possibile, e utile, non solo nei contesti urbani. I casi concreti presentati durante l’intervento, tra cui il sistema di cooperazione sviluppato in Trentino che coinvolge circa 500 cooperative, stanno dimostrando che la blockchain può essere una valida risorsa anche per le esigenze di crescita di realtà rurali e montane. Ingredienti indispensabili sono lo sviluppo di un ecosistema caratterizzato da un clima di fiducia e il consolidamento di relazioni collaborative capaci di generare valore, evitando sperequazioni. Nel corso della relazione è stato sottolineato altresì il ruolo di facilitazione che le pubbliche amministrazioni possono avere in questi processi.

Si sono successivamente alternati gli interventi di Marco Bussone, Presidente UNCEM, e Giovanni Vetritto, Coordinatore dell’Ufficio I del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, che ha la responsabilità del progetto. Il primo ha evidenziato la necessità di accettare questa sfida culturale. Il punto di partenza è rappresentato dalla necessità di investire in competenze e conoscenze. Il secondo ha rimarcato l’importanza di formule organizzative adeguate capaci di creare nei territori le condizioni per generare valore.

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