19 novembre 2024 – altalex.com
Autore: Laura Biarella
UPP-Task Force è un progetto messo a terra dal Ministero della Giustizia, Dipartimento per l’innovazione tecnologica della giustizia – Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione, nella finalità di realizzare una sinergia tra Uffici Giudiziari e atenei nell’ambito dell’obiettivo “Miglioramento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni del sistema giudiziario” del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20. Gli esiti del progetto sono stati presentati il 6 novembre a Roma, in occasione di un evento organizzato dal Ministero della Giustizia.
Sommario:
- Origine e obiettivi
- Finanziamenti
- Ruolo delle università
- Risultati
- Azioni di intervento
- Indagine conoscitiva
1. Origine e obiettivi
Il “Progetto Unitario per la diffusione dell’Ufficio per il Processo e l’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici Giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato” origina dalla necessità di potenziare le attività di modernizzazione del sistema giudiziario come riscontro alle esigenze specificate dall’obiettivo specifico 1.4 “Miglioramento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni del sistema giudiziario” del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20, oltre a consolidare il connubio tra atenei e formazione universitaria che vi si svolge, col contesto giudiziario.
Il progetto UPP-Task Force si è posto come obiettivo la diffusione dell’Ufficio per il Processo (UPP) e l’implementazione di modelli innovativi per gli Uffici Giudiziari, tramite il coinvolgimento di atenei pubblici in forma singola o associata in 6 macroaree territoriali che hanno coperto il territorio nazionale.
2. Finanziamenti
Sono 6 i progetti finanziati e realizzati tra aprile 2022 e settembre 2023, per un investimento di oltre 51 milioni di euro.
Ogni intervento fa riferimento a un Ateneo capofila (Torino, Bologna, Viterbo, Napoli, Bari, Palermo) con un tasso di partecipazione pari all’85% degli Atenei statali in partenariato con le Università capofila.
3. Ruolo delle università
Il contributo da parte del mondo accademico è risultato rilevante per la realizzazione della Task Force, avendo riguardato nell’insieme 56 atenei, 666 assegnisti e 790 borsisti di ricerca a supporto di 170 Uffici Giudiziari, considerando anche Tribunali per i Minorenni e Procure.
La parte formativa del progetto, indirizzata a strutturare negli anni a venire gli esiti raggiunti, ha contribuito alla definizione e introduzione di nuovi modelli per la gestione delle pratiche che hanno interessato 162 Uffici Giudiziari.
Sempre in ambito formazione, ulteriore novità riguarda la possibilità di creare nuovi profili professionali altamente specialistici.
4. Risultati
86 sono state le iniziative collegate alla formazione, 225 i modelli organizzativi creati e adottati, 171 gli strumenti di supporto digitale introdotti per agevolare la lavorazione dei fascicoli e prevenire blocchi e ostacoli gestionali.
5. Azioni di intervento
Sono state 6 le azioni sulle quali si sono concentrati gli interventi:
- maggiore integrazione tra sistema giudiziario e mercato del lavoro,
- potenziamento del rapporto tra università e tirocini formativi in ambito giudiziario,
- maggiore offerta post lauream in funzione delle necessità degli uffici del processo,
- ridefinizione dell’organizzazione negli uffici,
- affinamento delle competenze specifiche del personale amministrativo,
- supporto a digitalizzazione e innovazione tecnologica e definizione di strategie procedurali e organizzative nel civile.
6. Indagine conoscitiva
Alla fine del percorso la Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione ha previsto un’indagine conoscitiva per un bilancio globale dei progetti finanziati che ha interessato le Università capofila e partner e gli Uffici Giudiziari destinatari delle attività, i quali hanno raccontato le proprie valutazioni sull’esperienza.
Quanto alle Università è risultata evidente l’importanza dell’aggiornamento dell’offerta formativa, introducendo nuovi corsi e rafforzando la sinergia con l’amministrazione pubblica e gli ordini professionali. Gli Uffici Giudiziari hanno sottolineato l’importanza dei progetti realizzati.
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