Il progetto che rivoluziona la riscossione dei tributi

Si chiama Ibdmet il percorso studiato dalla Scuola superiore di Scienze delle amministrazioni pubbliche dell’Unical. Ecco come funziona

20 aprile 2021 – Corriere della Calabria
COSENZA È una vera innovazione e come molti dei procedimenti in grado di  innovare i metodi e migliorare i risultati (soprattutto amministrativi) il punto di partenza è costituito dall’osservazione della realtà, cui segue un mutamento di prospettiva.
Cinque i Comuni coinvolti: Mendicino (ente capofila), Castiglione Cosentino,  Montalto Uffugo e Fuscaldo (in provincia di Cosenza)  e Strongoli (in provincia di Crotone).
Il percorso – indicato con un acronimo, I.B.D.M.E.T, che sta per Interoperabilità Banche Dati per una Migliore Equità Tributaria –  è stato coordinato dalla Scuola Superiore Scienze delle Amministrazioni Pubbliche – Dipartimento Scienze Politiche e Sociali – dell’Università della Calabria nell’ambito di un progetto “PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020”.

Come nasce l’idea

«L’obiettivo del progetto – spiega la coordinatrice scientifica Maria Nardo (foto sopra) – è quello di mettere insieme l’analisi del territorio ed una migliore capacità di riscossione dei tributi. Tutto nasce da un’osservazione fatta nel Comune di Montalto Uffugo e dalle richieste di pagamento al contribuente che non andavano a buon fine. Circostanza che si traduceva in maggiori costi per il Comune che doveva individuare con esattezza il numero civico ed emettere nuovamente la richiesta,  con il rischio di prescrizione se i tempi si fossero dilatati».
«Il tributo locale può essere infatti di diversa natura e non sempre è lo stesso contribuente a doverlo pagare, ecco perché – aggiunge la Nardo – grazie al sistema Gis per ogni abitazione cui è attribuito con certezza il numero civico è stata costruita una specifica banca dati». Procedure più veloci e più certe con effetti apprezzabili nel medio e lungo periodo: «Ovviamente – aggiunge la Nardo – gli incassi derivano da una serie di elementi ma da subito il risultato è quello della qualità degli accertamenti e dell’equità dei tributi garantiti dal fatto che si lavora non sul singolo contribuente ma sui dati riferiti all’abitazione».

Le nuove regole sui rifiuti

C’è poi un tema messo al centro della riflessione e che riguarda direttamente l’operatività del progetto I.B.D.M.E.T: «Nelle nostre analisi dei bilanci – spiega Maria Nardo – una delle entrate più critiche è rappresentata da quella relativa alla gestione dei rifiuti; si tratta di un servizio essenziale ma che genera perdite e su questo argomento è bene evidenziare il mutamento delle modalità per elaborare le tariffe. Nel 2021 avremo degli aumenti determinati dalle nuove regole di Arera e dentro la tariffa dei rifiuti, più di prima, verrà inserito il fondo crediti di dubbia esigibilità. È un fondo che nasce dal rischio di mancata riscossione da parte degli enti tenuto conto degli andamenti degli ultimi cinque anni». Preoccupante per le tasche dei contribuenti onesti la conclusione del ragionamento: «Fino ad oggi il fondo era inserito nel bilancio e l’ente comunale doveva trovare fondi per garantire la copertura, ora invece il fondo va in tariffa e questo significa che chi paga la tariffa si dovrà fare carico anche di chi evade».

Richieste eque e qualità del lavoro

A spiegare il punto di partenza dal Comune di Montalto Uffugo è Mirco Taranto: «Avevamo – spiega il coordinatore tecnico del progetto – una situazione difficile, nella frazione di Taverna ci trovavamo con il 65% degli accessi privo di numeri civici.Con un rigoroso  censimento siamo riusciti a normalizzare 8.000 numeri civici associando ad ogni numero una serie di elementi che concorrono  a definire quella che abbiamo definito come una vera e propria banda dati “geotopocatastale”, il software Gis ci ha consentito di mettere insieme tre elementi numero civico, dati catastali (foglio e particella), le coordinate geografiche (latitudine e longitudine). Individuato cosi l’edificio per noi è possibile mettere in relazione qualsiasi altra informazione che sia connessa ad uno dei tre elementi».
Effetti per i contribuenti che ricevono richieste corrette ed eque ma anche conseguenze per la qualità del lavoro dei dipendenti pubblici: «Sicuramente – spiega Mario Rubino, responsabile dell’Ufficio finanziario del Comune di Mendicino –  è un sistema che semplifica la vita, siamo passati da banche dati che accertavano il contribuente ad un metodo che correttamente fa riferimento all’immobile ed al territorio».
Infine l’effetto propriamente interno agli apparati amministrativi comunali  che hanno a disposizione una mappatura completa del territorio comunale: «È maturata una consapevolezza sui tributi, noi andiamo ad accertare con precisione, diminuiamo in maniera straordinaria la percentuale di errore, garantiamo equità riferendo il tributo a chi effettivamente è tenuto a pagarlo».

https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/20/il-progetto-che-rivoluziona-la-riscossione-dei-tributi/

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