Appalti pubblici: siglato un Protocollo d’intesa per potenziare il ruolo della domanda pubblica come leva d’innovazione

1 ottobre – Enti Locali online
Redazione
Le sfide dell’attuale contesto della domanda pubblica in Italia sono in continua evoluzione, ed è dunque necessario ed urgente un Sistema di appalti pubblici che sia efficace, trasparente, digitale ed intelligente. Ciò al fine di creare condizioni migliori per l’acquirente pubblico e di ampliare la concorrenza, evitando situazioni di blocco sul mercato.
È partendo da queste premesse che Confindustria, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Agenzia per l’Italia Digitale e l’Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (Itaca) hanno sottoscritto nei giorni scorsi un Protocollo d’intesa, con validità triennale, “per l‘individuazione delle strategie per potenziare il ruolo della domanda pubblica come leva d’innovazione”.
In Italia la spesa pubblica per beni e servizi si attesta intorno ai 140 miliardi di Euro e rappresenta oltre l’8% del Pil. Va da sé quindi quale sia l’influenza sul mercato e sulle filiere produttive delle scelte operate dalla Pubblica Amministrazione attraverso i propri acquisti.
L’obiettivo dell’Intesa è quindi la promozione di una migliore conoscenza e fruizione del Sistema degli appalti pubblici come leva di accrescimento delle prestazioni innovative degli operatori economici in risposta ai fabbisogni espressi dalla Pubblica Amministrazione, anche in un’ottica di ottimizzazione della spesa pubblica.
Guidare il cambiamento sicuramente non è cosa facile; per questo il Protocollo enfatizza la necessità di avere titolarità dell’azione, una visione strategica e un elevato livello di competenza da parte dei committenti pubblici. Un miglioramento delle competenze, tra cui anche quelle informatiche, in tutte le fasi delle procedure di appalto, è dunque di vitale importanza per un reale cambiamento di approccio, un’inversione di tendenza che ha come obiettivo di fondo non solo il contenimento della spesa pubblica ma anche il miglioramento qualitativo delle prestazioni richieste dal mercato e ribadito con forza dalla Commissione europea. Un approccio che deve essere “market push” e “demand driven” nello stesso tempo. Non è solo il mercato, l’offerta, quindi a proporsi all’Amministrazione con i propri servizi e prodotti innovativi, ma è anche l’Amministrazione che deve avere la capacità di focalizzare il problema da risolvere e la domanda da soddisfare.
Stando a quanto concordato, a Confindustria spetta, tra gli altri, il compito di promuovere un percorso di informazione e sensibilizzazione tra imprenditori e manager; la formazione professionale del capitale umano delle Aziende e delle Associazioni del Sistema federale; la mappatura delle “best practice” realizzate nell’ambito degli appalti pre-commerciali dalle Imprese italiane. L’Agenzia per l’Italia Digitale fornirà invece il supporto per la definizione di strategie, programmi e iniziative di procurement innovativo per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana ed avrà il compito di realizzare una Piattaforma di servizi digitali per gli Amministratori e gli operatori che ne facciano richiesta, nell’ambito dell’Azione di sistema “Italia Login”, finanziato dal “Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”.
Promozione della cultura degli strumenti di procurement innovativo; organizzazione di seminari e convegni divulgativi; attivazione di laboratori dell’innovazione e di percorsi formativi in materia, saranno invece alcuni dei compiti in capo alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, tramite il suo Organo tecnico, che è l’Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale.
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