Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 6 missioni cruciali, la distribuzione dei fondi e il ruolo chiave della Pubblica Amministrazione

Nella cornice di Forum PA, principale appuntamento della Pubblica Amministrazione italiana in programma a giugno, il PON Governance presenterà le sue linee di attività coerenti con l’impianto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

14 giugno 2021 – TODAY.IT
Antonina Vetrano
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi causata dalla pandemia. Nel dettaglio, il Piano italiano prevede ingenti investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU.

Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è di ben 222,1 miliardi di euro.

NextGenerationEU
Rendere l’Europa più verde, più digitale e più resiliente: NextGenerationEU è più di un piano per la ripresa, è un’occasione irripetibile per riemergere dalla pandemia più forti, trasformare l’economia e creare opportunità e posti di lavoro per vivere nell’Europa che desideriamo.

Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito a NextGenerationEU, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato in Europa. Ma com’è strutturato?

il dispositivo per la ripresa e la resilienza: è il fulcro di NextGenerationEU, e metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri. L’obiettivo è attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia di coronavirus e rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e di quella digitale.
Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (React-Eu): NextGenerationEU stanzia anche 47,5 miliardi di euro per React-Eu, una nuova iniziativa che porta avanti e amplia le misure di risposta alla crisi causata dal coronavirus. React-Eu contribuirà ad una ripresa economica verde, digitale e resiliente. Le risorse saranno ripartite tra: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Gli Stati membri potranno destinare parte delle risorse all’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (IOG) e ai programmi transfrontalieri (Interreg) che saranno ripartite tenendo in considerazione le aree geografiche che ne hanno più necessità. I Paesi dell’UE potranno utilizzare le risorse aggiuntive fino alla fine del 2023, e non entro la fine del 2022 come proposto originariamente dalla Commissione. PE e Consiglio hanno inoltre previsto un prefinanziamento iniziale dell’11% nel 2021 in modo da rendere disponibile quanto prima liquidità sufficiente per erogare i primi aiuti all’economia.
NextGenerationEU assegnerà anche ulteriori finanziamenti ad altri programmi o fondi europei quali Orizzonte 2020, InvestEU, il Fondo per lo sviluppo rurale o il Fondo per una transizione giusta.

Il pacchetto di riforme del PNRR
Come leggiamo sul sito del Governo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza include anche un corposo pacchetto di riforme che toccano gli ambiti della Pubblica Amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza. Il pacchetto ha l’obiettivo di riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.

Nel complesso, il 27 per cento del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40 per cento agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10 per cento alla coesione sociale.

Le missioni
Il Piano è organizzato in sei missioni. La prima, “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, stanzia complessivamente 49,2 miliardi – di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo. I suoi obiettivi sono promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. Il Piano prevede incentivi per l’adozione di tecnologie innovative e competenze digitali nel settore privato, e rafforza le infrastrutture digitali della Pubblica Amministrazione, ad esempio facilitando la migrazione al cloud.

La seconda missione, “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, stanzia complessivamente 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. I suoi obiettivi sono migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Tra gli altri, sono previsti corposi incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici. Le misure consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici l’anno.

La terza missione, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”, stanzia complessivamente 31,4 miliardi – di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese.

La quarta missione, “Istruzione e Ricerca”, stanzia complessivamente 31,9 miliardi di euro – di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo. Il suo obiettivo è rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico.

La quinta missione, “Inclusione e Coesione”, stanzia complessivamente 22,4 miliardi – di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.

Infine, la sesta missione, “Salute”, stanzia complessivamente 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.

Le stime
Grazie a queste importanti iniziative, il Governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base. Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali. L’impatto complessivo del PNRR sul Pil nazionale fino al 2026 è stimato in circa 16 punti percentuali. Per il sud, l’impatto previsto è di circa 24 punti percentuali. Il Piano prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e le donne.

Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e ripartizione NextGenerationEU

Il ruolo della Pubblica Amministrazione
La riforma della Pubblica Amministrazione affronta i problemi dell’assenza di ricambio generazionale, di scarso investimento sul capitale umano e di bassa digitalizzazione. Il Piano prevede investimenti in una piattaforma unica di reclutamento, in corsi di formazione per il personale e nel rafforzamento, monitoraggio della capacità amministrativa e tanto altro ancora.

Nell’efficace ed efficiente gestione di queste risorse centrale è il ruolo della PA. Gli investimenti richiedono una Pubblica Amministrazione capace di programmare con competenza, in modo rapido, di seguire attuazione interventi e valutare impatto sui territori.

La politica di coesione a supporto della PA
Proprio con queste finalità la politica di coesione nel ciclo di programmazione 2014-2020 dedica in Italia, tra i pochi Paesi europei, uno strumento specifico per il rafforzamento della capacità amministrative e istituzionale, il Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale finanziato con risorse Ue, del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale e risorse nazionali, a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Un totale di oltre 800 milioni di risorse per sostenere l’azione della PA in diversi ambiti di policy, alcuni dei quali al centro della strategia delineata dal PNRR nelle 6 missioni. Molti progetti finanziati dal PON Governance riguardano infatti la digitalizzazione dei processi, l’innovazione nell’offerta dei servizi pubblici, la disponibilità di dati, strumenti e soluzioni a sostegno dello sviluppo e della competitività dei territori, la sostenibilità ambientale.

Il PON Governance a Forum PA 2021
Nella cornice di Forum PA, il principale appuntamento della PA italiana, occasione di incontro della community degli amministratori di tutto il Paese, il PON Governance presenterà nella prossima edizione alcune linee di attività e progetti coerenti con l’impianto del PNRR che verranno introdotti dall’Autorità di Gestione del Programma Operativo, Riccardo Monaco. Tra questi:

  • il progetto ITALIAE del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie che interverrà sul tema della resilienza dei sistemi intercomunali con riferimento agli interventi programmati nel PNRR e in particolare relativamente al tema della digitalizzazione della PA e del re-skilling dei lavoratori pubblici.
  • ENEA porterà la propria esperienza per presentare alcuni strumenti sviluppati nel quadro del progetto Energia e Sostenibilità per la PA cui sta lavorando con risorse del PON Governance, strumenti rilevanti per gli obiettivi del PNRR, nelle aree dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e dei servizi integrati per le smart city.
  • Il Ministero per la Transizione Ecologica con le risorse del PON Governance sta lavorando a due progetti relativi alle politiche ambientali che presenterà nella cornice della manifestazione: nello specifico, su quali sfide e opportunità si concentrerà l’impegno del Ministero per garantire al nostro Paese una gestione efficace ed efficiente delle risorse. Clicca qui e qui per maggiori dettagli.
  • Infine, il Ministero della Salute presenterà i risultati di uno dei due progetti finanziati dal Programma Operativo mettendo in luce il contributo offerto dall’innovazione e dalla digitalizzazione nel garantire i servizi di assistenza sanitaria.

Come seguire PON Governance online
Per restare informato sulle attività del PON Governance è possibile seguire il Programma online e rimanere sul sito web, ma anche sui social: Twitter, Facebook, Instagram.

https://www.today.it/speciale/forumpa/pon-governance-forum-pa-2021.html

Condividi articolo sui social: