Vibo aderisce al progetto Sibater: si recuperano le terre abbandonate per concederle ai giovani

Per il finanziamento dei progetti di valorizzazione presentati con «Banca delle terre», i giovani potranno accedere anche ai finanziamenti di “Resto al Sud” o agli incentivi dedicati al settore agricolo, agro-industriale, manifatturiero e artigianale

3 dicembre 2020 – La Nuova Calabria

Il Comune di Vibo Valentia, capoluogo della provincia che ospita la “Costa degli dei”, consapevole che la missione istituzionale primaria delle pubbliche amministrazioni è la creazione di Valore Pubblico a favore dei propri cittadini, obiettivo tanto più importante nella fase delicata che i territori stanno vivendo in seguito alla crisi conseguente alla pandemia del COVID-19, ha convintamente aderito al progetto SIBATER – Supporto istituzionale alla “Banca delle Terre”.

Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014/2020, fornirà gratuitamente al comune di Vibo Valentia il supporto specialistico di IFEL e ANCI nell’avvio delle attività di ricognizione, censimento e valorizzazione del patrimonio comunale – terreni abbandonati o incolti, aree edificate ad uso industriale, artigianale, commerciale, turistico-ricettivo e relative unità immobiliari – che versano in stato di abbandono da tempo. La finalità di tale percorso è quella di concedere successivamente tali beni sulla base di progetti di valorizzazione presentati da giovani in età compresa tra i 18 e i 40 anni.

Il principale risultato atteso, quindi, è quello di stimolare l’imprenditoria locale per la creazione di occupazione giovanile, attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare e di terre a titolarità del Comune. Per il finanziamento dei progetti di valorizzazione presentati con «Banca delle terre», i giovani potranno accedere anche ai finanziamenti di “Resto al Sud” o agli incentivi dedicati al settore agricolo, agro-industriale, manifatturiero e artigianale. Tale attività avrà una ricaduta positiva anche su tutta la comunità locale. Il far emergere i terreni dallo stato di abbandono e reinserirli nella catena del valore, infatti, significa anche accrescere la tutela dell’integrità dell’assetto idro-geologico del territorio, di conservazione del paesaggio e di protezione delle coltivazioni agricole da attacchi di fitopatie, nonché di lotta alla perdita di vitalità rurale e\o di biodiversità, oltre a coniugarsi con l’ulteriore obiettivo che è rappresentato, appunto, dalla creazione di nuovo valore occupazionale e di reddito per i giovani.

L’azione di sensibilizzazione e di animazione svolta dalla D.ssa Rosetta Alberto, referente regionale di SIBATER – Supporto istituzionale alla “Banca delle Terre” unitamente al GAL “Terre Vibonesi”, inoltre, ha consentito di raggiungere la pressochè totalità dei comuni della provincia di Vibo Valentia Valentia e il ruolo del Comune capoluogo potrà anche essere quello di assicurare un raccordo col resto del territorio per la costruzione di un distretto di buone prassi che veda i comuni collaborare per la ripresa socio economica di un territorio composito che annovera perle di interesse turistico di rara bellezza, eccellenze agro-alimentari ma anche fragilità territoriali, sacche di disagio e di disoccupazione giovanile che con la crisi pandemica attuale si sono ulteriormente aggravate. SIBATER per noi rappresenta anche uno stimolo in tale senso.

Prendersi cura del territorio e della comunità e con la comunità e il supporto della Fondazione IFEL e dell’ANCI a cui il progetto fa capo, disegnare processi di sviluppo sostenibile in favore dei nostri giovani, la vera ossatura, la struttura portante di un territorio che voglia irrobustirsi per crescere. E se il Comune di Vibo può mettere a disposizione una leva che è quella del proprio patrimonio non utilizzato, ai giovani chiederemo di metterci l’estro, l’intelligenza e la freschezza delle loro idee. Sarà una chiamata collettiva che faremo a tutti coloro i quali, a vario titolo, possono e devono impegnarsi.

Un manifesto ideale aperto alla firma di tutti i soggetti, pubblici e privati, che credono in un futuro basato sulla cura dei territori, sui saperi delle comunità, sul piacere della condivisione, per la rinascita dopo il Covid. Perché se è vero che questa crisi ci ha reso tutti più fragili e insicuri è altrettanto vero che ci ha anche insegnato che oggi più che mai occorre attingere ad un pozzo che i Calabresi non hanno mai fatto prosciugare: la solidarietà. Che sia questa crisi, quindi, anche lo stimolo per creare un grande laboratorio dal vivo in cui, assieme alla comunità tutta,  creare un ambiente favorevole alla generazione di proposte imprenditoriali di valorizzazione delle terre e del patrimonio pubblico, sperimentare pratiche innovative, collettive e solidali  e mettere a punto progetti sostenibili che abbiano la finalità di contenere e/o prevenire il degrado geologico-ambientale del territorio, salvaguardarne l’integrità idrogeologica e promuovere, al contempo, la realizzazione e la tutela degli interessi ambientali, sociali, economici ed occupazionali delle comunità rurali che vi insistono. Il progetto “SIBaTer-Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre” è tutto questo e da oggi Vibo Valentia ne fa parte.

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