Comitato di Sorveglianza, Roma 4 dicembre 2020

Roma – 4 dicembre 2020. Nonostante la necessità di adeguarsi alla modalità di confronto e partecipazione online un Comitato di Sorveglianza “ricco”, come lo ha definito in chiusura Adelina Dos Reis della DG Occupazione, quello che si è tenuto oggi, il 6° dall’avvio delle attività del PON Governance e Capacità Istituzionale. Il tema del rafforzamento amministrativo, anzi di una vera e propria rigenerazione amministrativa come si indica negli indirizzi strategici del Piano Sud 2030, negli interventi introduttivi ai lavori del Comitato.

Quello del Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Massimo Sabatini, innanzitutto, che aprendo i lavori ha posto l’accento sul potenziamento della macchina amministrativa, tema cui anche la Commissione europea riserva particolare attenzione relativamente al nostro Paese quale chiave per far funzionare le politiche di investimento pubblico soprattutto in questo momento in cui la disponibilità finanziaria c’è e risulta, dunque, fondamentale mettere a terra di tutte le risorse disponibili per sfruttarne al massimo le potenzialità. Una rigenerazione amministrativa per tutte le PA, ma in particolare per quelle locali verso le quali, ha ricordato il DG, anche attraverso la nuova legge di bilancio si sta provvedendo all’avvio di azioni per portare nelle Amministrazioni nuove risorse e nuova competenze, azioni che coinvolgeranno anche l’Agenzia per la Coesione Territoriale nella fase di analisi di fabbisogni qualitativi di partenza.

Il tema del miglioramento della capacità amministrativa è stato trattato anche dalla DG Occupazione, con l’intervento di Adelina Dos Reis che ha ricordato le diverse iniziative della Commissione europea  – tra cui  Coronavirus Response Investment Initiative CRII e CRII Plus, REACT EU – per contrastare la pandemia, con iniezioni di liquidità, introducendo flessibilità nei Programmi Operativi e intervenendo sui danni al tessuto economico e sociale e di Jan Mikołaj Dzięciołowski della DG Regio che ricordando come nel prossimo ciclo 2021-2027 non ci sarà più l’attuale OT 11 ha indicato come nel nuovo Regolamento generale si provvederà a concentrare il sostegno al rafforzamento delle PA e dei beneficiari coinvolti nella gestione dei Fondi.

Dopo gli interventi di indirizzo i lavori sono entrati nel vivo con Riccardo Monaco, Autorità di Gestione del Programma, che ha illustrato al Comitato lo stato di attuazione del PON Governance con alcuni dati di sintesi: al 31 ottobre 2020 il costo ammesso complessivo dei 113 interventi avviati è di 795.944.678,63 euro, pari al 98,80% della dotazione del Programma Operativo (805.589.096,00 euro). Gli impegni giuridicamente vincolanti assunti dai beneficiari ammontano a 541.947.466,94 euro (il 68,09% dell’importo finanziato). La spesa certificata prevista per il 2020 è di circa 119 milioni di euro.

Relativamente all’annualità che si sta concludendo e alle principali iniziative messe in campo dal Programma sono intervenuti i due Organismi Intermedi.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica con un approfondimento sul progetto di Rafforzamento dei Piccoli Comuni che ha suscitato grande interesse proprio perché rappresenta un’iniziativa che va incontro alle sollecitazioni sull’importanza di intervenire a livello locale e che inaugurerà un “filone” di iniziative che il Dfp indirizzerà proprio agli Enti locali.

Il Ministero della Giustizia si è soffermato invece sull’evoluzione del progetto Uffici di Prossimità – 10 quelli già aperti e 5 di prossima apertura – in 9 Regioni, sei nuove (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna e Lombardia con accordo in fase di conclusione) oltre alle tre Regioni pilota con cui è stata inaugurata l’attività (Liguria Toscana Piemonte) e ha presentato il nuovo progetto Ufficio per il Processo – Task Force, un’azione di sistema che partirà a breve finalizzata a una maggiore efficienze e produttività degli Uffici Giudiziari e che coinvolgerà nella fase progettuale anche il sistema universitario.

Il Comitato ha dunque affrontato le attività previste nel 2021, trattando le previsioni di spesa per il prossimo anno anche alla luce della riprogrammazione del PON in risposta all’emergenza Covid. Riprogrammazione che prevede il succedersi di diverse fasi e che si completerà proprio nel 2021. Più in particolare, la prima fase che si è chiusa  lo scorso 17 novembre con la decisione della Commissione di accettazione della proposta di modifica che ha previsto l’inserimento nell’impianto strategico del Programma Operativo di due nuovi Obietti Specifici, per l’Asse 1 e 2, destinati a rafforzare con azioni di sistema e in modo sinergico il Servizio Sanitario Nazionale, la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della Salute attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali.

Il modo in cui il Covid-19 ha influito nell’attuazione del Programma è emerso anche nell’intervento dell’Ufficio dei Controlli di I livello dedicato all’analisi preliminare condotta sulle spese afferenti all’emergenza e nell’intervento dell’Unità di informazione e comunicazione del Programma che, tra le attività di questo ultimo anno, ha ricordato la comunicazione delle iniziative a tutti i livelli, Commissione europea, PA italiana, beneficiari del Programma, per fronteggiare l’emergenza.

In  chiusura le informative sulle attività di Valutazione e di Audit. La prima – in particolare – ha offerto un’analisi sul processo di autovalutazione del PON che potrà contribuire a sostenere la coerenza, l’efficacia e la sostenibilità del Programma Operativo anche dopo la riprogrammazione e il passaggio al Programma Complementare di alcune progettualità. L’attività di valutazione si concentrerà inoltre sul sostegno alla definizione della nuova programmazione 2021-2027 e sull’autovalutazione dei progetti dell’Avviso OCPA 2020, la metà dei quali si sono conclusi nel mese di ottobre 2020, con particolare attenzione ai fattori “generatori” di buone pratiche in un’ottica di effettiva trasferibilità.