Dopo le ferie solidali e il telelavoro, un altro sistema innovativo al Comune per migliorare la produttività e conciliare le esigenze vita-lavoro dei dipendenti. Soprattutto donne e uomini con problemi di salute o disabilità, oppure che assistono un familiare malato, mamme e papà con bambini piccoli e che magari abitano a decine di chilometri da Cagliari. Si tratta del lavoro agile, all’inglese smart working.“Dalla prossima settimana, i primi 10 dipendenti comunali inizieranno a sperimentare questa nuova forma di lavoro a distanza, per 5 giornate al mese”, ha spiegato Danilo Fadda, assessore al Personale e Affari generali.
Il numero è però destinato a crescere. “Saranno almeno 120 coloro che entro il prossimo mese di settembre potranno beneficiare di questa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che presenta un alto grado di flessibilità e autonomia, in quanto consentendo di lavorare in qualunque luogo scelto discrezionalmente dal dipendente non necessita di una postazione fissa, ma è sufficiente il possesso di un dispositivo mobile e una connessione internet”.
Insomma, questo sistema può essere certamente inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell’ufficio, facilitato dall’uso di strumenti informatici e telematici. Ancor di più come prova di responsabilità e capacità, dell’Amministrazione comunale e del dipendente che “smetterà di essere legato alla timbratura del cartellino, ma – ha sottolineato Luisella Mereu, dirigente del Servizio Personale – sarà valutato in base a obiettivi e a risultati chiari e condivisi”.
Tra le prime amministrazioni pubbliche d’Italia ad adottare questa opportunità di rinnovamento che rivoluziona la cultura del lavoro, Cagliari è una delle 15 selezionate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sperimentare gli effetti del lavoro agile. “Ogni fase è stata però preventivamente condivisa con le organizzazioni sindacali. Puntare su un nuovo modello organizzativo e culturale che guarda al raggiungimento degli obiettivi, dei risultati, superando quello che è stato fino ad oggi il dogma della presenza fisica in ufficio diventa imprescindibile per una amministrazione moderna e al passo coi tempi”, ha concluso l’assessore Fadda, ricordando ai giornalisti chiamati a raccolta al Municipio, che con il telelavoro, a un anno esatto dalla sua attivazione, si è potuto registrare un incremento della produttività di oltre il 30%.
Anche per la consigliera Benedetta Iannelli (Commissione Personale e Affari generali) “il lavoro agile rappresenta un altro tassello fondamentale nella conciliazione tra vita professionale e privata delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui beneficeranno anche le le famiglie”.
Oltre ai dirigenti di diversi servizi comunali, la conferenza stampa di oggi (venerdì 15 febbraio 2019) ha registrato l’intervento di numerosi delegati delle organizzazioni sindacali.