DeSK: opendata e buone pratiche condivise. Il progetto #pongov “Decision Support System alla Knowledge territoriale” si è chiuso con successo mercoledì 25 settembre a Mestre

Prevista anche la realizzazione di alcuni corsi gratuiti sul QGIS per formare i tecnici che opereranno sui dati territoriali nell’ambito di DeSK. Le prossime due giornate si svolgeranno a Mestre il 30 settembre e il 3 ottobre

Il progetto DeSK si è chiuso con successo mercoledì 25 settembre a Mestre con oltre un centinaio di partecipanti. Si è trattato del quarto, e conclusivo, incontro nazionale dedicato alla condivisione del progetto DeSK – tutti i contenuti, le funzionalità e i servizi web offerti gratuitamente ai rappresentanti dei territori interessati dall’iniziativa, che finora ha coinvolto più di 500 persone. L’incontro si è svolto nell’auditorium del Centro Servizi della Città metropolitana di Venezia (CmVE) ed è stato trasmesso in streaming, permettendo a tutti di seguire i lavori anche da remoto. In sala non solo sindaci e amministratori locali, ma anche numerosi studenti, docenti e professionisti degli ordini professionali provinciali degli architetti e degli ingegneri, che avevano accreditato l’evento rispettivamente con 4 e 3 CFP.

Sono intervenuti come relatori il consigliere delegato della Città metropolitana di Venezia Saverio Centenaro; la presidente dell’Ordine degli Architetti Anna Buzzacchi; la sindaca di Mirano e presidente dell’ANCI Veneto Maria Rosa Pavanello; Gianluigi Ilardi in rappresentanza dell’Autorità di gestione del programma PON Governance Riccardo Monaco, Agenzia per la Coesione Territoriale, Franca Sallustio responsabile del progetto DeSK e dirigente del servizio informatica e transizione digitale di CmVE, Cinzia Davoli responsabile del progetto per la Città metropolitana di Milano, area Ambiente e tutela del territorio; Pierluigi Valenti, esperto di sistemi GIS di Corvallis SpA, partner tecnologico di DeSK; esperto in sistemi GIS applicati a tematiche di sicurezza e protezione civile, Domenico Fischetti incaricato per il trasferimento di DeSK, esperto in sistemi GIS applicati a tematiche ambientali e urbanistiche Leonardo Barbiero, incaricato per l’evoluzione di DeSK; Massimo Pizzato del comitato scientifico di DeSK, area pianificazione territoriale e urbanistica di CmVE;  il responsabile tecnico del SIT per Città metropolitana di Venezia Luca Celeghin del Comitato scientifico di progetto; l’esperto nell’ambito dei sistemi di elaborazione delle informazioni, tecnica e pianificazione urbanistica Denis Maragno docente IUAV Venezia, il co-fondatore di QGIS Italia e traduttore in italiano del sistema in italiano Matteo Ghetta, Faunalia srl.

DeSK (acronimo di Decision Support System alla Knowledge territoriale) è un insieme di strumenti digitali per conoscere e governare in modo più sostenibile il territorio. Nello specifico, indica un progetto di riuso di una good practice sviluppata dalla Città metropolitana di Milano con il partner tecnologico Corvallis SpA, e condivisa con tre enti partner – le Città metropolitane di Venezia (capofila del progetto), di Genova e Provincia di Taranto. Da un punto di vista più tecnico, è un sistema di applicativi e servizi web open source e facilmente fruibili anche da dispositivi mobili, che consentono l’analisi e la condivisione dei dati territoriali, per un esame più completo e aggiornato del territorio. Costituiscono anche un supporto alle decisioni strategiche che gli amministratori si trovano a prendere e che possono riguardare lo sviluppo urbanistico, il recupero ambientale in modo sostenibile, il sistema trasportistico e viabilistico, il marketing territoriale e molto altro.

Il programma ha previsto anche la realizzazione di alcuni corsi completamente gratuiti sul QGIS per formare i tecnici che opereranno sui dati territoriali nell’ambito di DeSK. Le prossime due giornate si svolgeranno a Mestre il 30 settembre e il 3 ottobre.

L’incontro ha permesso di ripercorrere le tappe fondamentali del progetto, insieme alle modalità di trasferimento ed evoluzione dei sistemi in riuso applicati alla Città metropolitana di Venezia. Tra gli elementi emersi nel corso dei lavori: l’utilità di DeSK per la pubblica amministrazione locale, rendendo disponibili strumenti digitali e informazioni sempre aggiornate; i primi ambiti applicativi (corrispondenza edifici e numeri civici, cartografie tematiche e dinamiche etc) e il riconoscimento ottenuto dal progetto dalle Prefetture d’Italia; l’importanza del DBT (Data Base Territoriale) e delle potenzialità applicative del progetto DESK sui territori inclusa la possibilità di utilizzare gli applicativi di DeSK in ambito urbanistico per segnalare un problema, censire, concertare, prevenire e controllare

Nel corso dell’evento sono state mostrate le modalità di funzionamento di DeSK, dall’accesso tramite login alla visualizzazione dinamica di mappe, cartografie, istogrammi e tabelle, fino al dialogo in diretta condividendo un problema e partecipando al processo decisionale e del SIT (Sistema informativo territoriale) metropolitano, che consente l’integrazione con il progetto DeSK e strumenti derivati, tra cui la nuova Webmapp. L’app gratuita rende disponibili in modo dinamico una serie di informazioni riguardanti i servizi turistici e sanitari, la logistica, la viabilità, la sicurezza, la mobilità e i trasporti, non solo a beneficio degli amministratori pubblici ma anche del cittadino e utente finale.

È stato inoltre mostrato come DeSK si inserisca in una progettualità più ampia che risponde all’ esigenza di garantire uno sviluppo dei territori introducendo misure di mitigazione dei danni ambientali, utili e resilienti per gestire – ad esempio – il riscaldamento eccessivo delle aree urbanizzate (con il fenomeno delle isole di calore) e il rischio idraulico.

Sostenuto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale e finanziato con 700 mila euro dal PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 nel quadro dell’Avviso #OCPA2020, DeSK rientra a pieno titolo nelle strategie dell’Unione Europea indicate in ‘Europa 2020’ che puntano alla creazione di condizioni favorevoli per una crescita dei territori intelligente, sostenibile e inclusiva. Una crescita che può essere sostenuta e promossa, oltre che dall’informatizzazione e digitalizzazione degli strumenti conoscitivi dei territori e delle città, anche da politiche che guardino con favore non solo alla coesione territoriale ed economica, ma anche culturale e sociale.

(Patrizia Salvaterra, foto di M. Ferrari)

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