Dai big data agli open data, agli Erzelli una giornata dedicata al progetto Unico

Un incontro nella sede di Liguria Digitale per capire come le informazioni che ci circondano possono migliorare il lavoro dei Comuni e delle aziende e pure la vita delle persone

25 gennaio 2020 – Il Secolo XIX
Genova – Il nome dell’evento è Unico Day, non solo perché si svolge in una sola giornata, ma soprattutto perché è incentrato sull’omonimo progetto (la sigla sta per Unione Comuni Opendata), che ha come obiettivo la raccolta e la gestione dei cosiddetti “big data” per renderli accessibili alle amministrazioni, alle aziende e ai cittadini.

Promosso e organizzato dall’Unione dei Comuni dello Scrivia, in collaborazione con la Città Metropolitana e il Talent Garden di Genova, l’Unico Day è in programma martedì prossimo, 28 gennaio, a partire dalle 9 nella sede di Liguria Digitale agli Erzelli (mappa qui sotto). È una tavola rotonda cui parteciperanno, fra gli altri, rappresentanti di Amt (Stefano Pesci), di Confindustria e della camera di Commercio (Guido Conforti e Paola Carbone), dell’Università di Genova (Daniele Caviglia) e di imprese genovesi di successo, come Brain e Next14 (Francesco Cricchio e Francesco Boano): a condurre il dibattito, dedicato a capire come le informazioni che ci circondano possono migliorare il lavoro dei Comuni e delle aziende e pure la vita delle persone, ci sarà Emanuele Capone, giornalista del Secolo XIX ed esperto di hi-tech.

L’apertura dei lavori è affidata a Simone Franceschi, presidente dell’Unione dei Comuni dello Scrivia, e al consigliere metropolitanoClaudio Garbarino, mentre a introdurre i vari argomenti saranno Laura Papaleo e Flavio Rossi della Città Metropolitana.

Perché i “big data” sono importanti per i cittadini
Nel mondo iperconnesso in cui viviamo siamo circondati da informazioni digitali, moltissime delle quali sono generate da noi stessi: i siti che visitiamo, le nostre ricerche online, gli acquisti con la carta di credito, gli spostamenti in macchina, moto, bici, autobus, i percorsi, i tempi di percorreza, le foto che scattiamo con lo smartphone, pure le nostre cartelle cliniche. È attraverso l’elaborazione di questi dati che Google sa già che cosa cerchiamo su Internet o se c’è posto a sedere sul bus su cui stiamo per salire, che Facebook “conosce” quell’amico che compare in una nostra immagine, che le intelligenze artificiali sono in grado di diagnosticare alcune malattie meglio dei “colleghi” umani.

Perché i “big data” sono importanti per le imprese
Allo stesso modo, avere accesso a queste informazioni sui gusti, le preferenze, le abitudini, lo stato di salute delle persone (in maniera più o meno anonima), può per esempio aiutare Amt a capire quali siano le linee del trasporto pubblico più utlizzate e in quali orari, così da potenziarle, o permettere a chi si occupa di fondi e finanza di sapere dove, come e su cosa investire. E sì, pure ai pubblicitari di “tracciare” meglio i potenziali clienti.

Di questo (anche di questo) si parlerà durante Unico Day (qui la scheda per iscriversi e partecipare): al termine dei lavori sarà poi redatto un protocollo per riassumere gli obiettivi comuni e i desideri emersi dal dibattito.

https://www.ilsecoloxix.it/high-tech/2020/01/25/news/dai-big-data-agli-open-data-agli-erzelli-una-giornata-dedicata-al-progetto-unico-1.38380765

Condividi articolo sui social: