Ufficio per il Processo

Progetto unitario per la diffusione dell’Ufficio per il Processo e l’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato (UPPTF)
Università pubbliche

In linea con l’Azione 1.4.1 del Programma, il progetto complesso promuove il miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni degli uffici giudiziari con l’obiettivo di: (i) favorire la diffusione dell’Ufficio per il Processo;[1] (ii) individuare e sperimentare modelli operativi di gestione al fine di aggredire l’arretrato e prevenirne la formazione; (iii) consolidare il rapporto tra sistema della formazione universitaria e contesto giudiziario al fine di migliorare l’offerta formativa e favorire lo sviluppo del partenariato pubblico/pubblico nel settore universitario e giudiziario.

La strategia di intervento si concretizza in un’azione di sistema a valenza territoriale nazionale, con destinatari gli uffici giudiziari (corti di appello e tribunali), organizzata intorno due ambiti principali di intervento a loro volta articolati in specifiche azioni:

  • Implementazione di modelli organizzativi innovativi (Ufficio per il Processo) per incrementare l’efficienza del lavoro dei giudici attraverso l’introduzione di un modello collaborativo per il magistrato, prevedendo le seguenti tipologie di azioni principali:
    • progetti pilota per la creazione di Uffici per il Processo;
    • progetti di coordinamento tra uffici, università e ordini degli avvocati per la “massimazione” di indirizzi giurisprudenziali;
    • diffusione del software di Consolle Assistente presso gli uffici pilota.
  • Implementazione di modelli operativi negli uffici basati su logiche sperimentali e innovative di gestione dei volumi delle pratiche e di loro metodi di definizione attraverso le seguenti azioni:
    • sperimentazione in uffici pilota di modelli innovativi individuati a partire da linee guida comuni;
    • diffusione negli uffici pilota dei dati statistici necessari all'implementazione del modello operativo.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Progetto Complesso, il territorio nazionale è stato articolato in 6 Macro-Aree, definite sulla base di un set di parametri di interesse per l’intervento misurati a livello di singolo distretto giudiziario, quali: (i) numero di uffici giudiziari; (ii) organico dei magistrati; (iii) sopravvenuti rapportati all'organico dei magistrati; (iv) arretrato civile.

Macro-Aree territoriali di intervento

L’attuazione del Progetto complesso, i cui Beneficiari sono individuati tramite Avviso pubblico, avviene tramite i seguenti step:

  • Pubblicazione Avviso pubblico rivolto alle Università pubbliche, in forma singola o in partenariato;
  • Presentazione delle candidature;
  • Verifica e valutazione delle candidature da parte di una commissione ad hoc costituita dall'Organismo Intermedio;
  • Ammissione a finanziamento di 6 progetti territoriali, ciascuno relativo ad una alle Macro-aree di intervento;
  • Sottoscrizione apposite convenzioni tra Organismo Intermedio e i Beneficiari dei 6 progetti territoriali ammessi a finanziamento;
  • Avvio e realizzazione dei progetti territoriali in attuazione del Progetto complesso.

 

Risultati attesi dall'attuazione del Progetto complesso

[1] L’art.50 del D.L. 24 giugno 2014 n.90, allo scopo di aumentare l’efficienza del sistema giudiziario, ha istituito l’Ufficio per il Processo che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che integri, mettendole in condizione di lavorare in equipe, le diverse professionalità (giudice, cancelliere e risorse in staff) garantendo un più efficace supporto all'attività giurisdizionale al fine di aumentare ed ottimizzare la produttività del sistema. Il lavoro in equipe cui partecipano, oltre al giudice togato – che diviene manager del proprio staff di collaboratori – i tirocinanti e il personale di cancelleria, consente l’ottimizzazione dei processi produttivi e la standardizzazione degli stessi, agevolando un risparmio del tempo “non produttivo” del magistrato, una miglior preparazione del processo e dei casi, la creazione di archivi giurisprudenziali e la individuazione di indirizzi interpretativi a livello di ufficio giudiziario, con conseguente, possibile, aumento delle capacità conciliative

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